10 Ottobre 2025 | Leave a comment Solo il FIFO – First in, first out – ti salverà. Da cosa? Dallo spreco alimentare e, in questo caso specifico, dallo spreco degli spirits. Il principio è semplice: ciò che arriva per primo deve essere utilizzato per primo. Metterlo in pratica richiede metodo e precisione. Sei pronto? Innanzitutto organizza lo spazio di stoccaggio in modo da agevolare il flusso naturale delle bottiglie. Gli scaffali, i retrobanchi e i magazzini devono essere disposti in modo che i nuovi arrivi non finiscano davanti a quelli già presenti. Colloca le bottiglie appena consegnate sempre dietro o sotto quelle già aperte o più datate, così da evitare che prodotti più vecchi restino inutilizzati. È una regola banale, ma la sua violazione è la causa più comune di sprechi, giacenze inutili e perdita di controllo sugli stock. Traccia la data d’ingresso Anche se i superalcolici hanno una lunga shelf life, registrare l’arrivo di ogni lotto – con data, fornitore e quantità – ti permette di mantenere una visione chiara del flusso di magazzino e di intervenire tempestivamente in caso di anomalie. Un sistema semplice e funzionale è quello di etichettare le bottiglie con piccoli adesivi riportanti il mese e l’anno d’ingresso. Il FIFO non riguarda solo le bottiglie chiuse, ma anche quelle già aperte. Qui il principio diventa ancora più importante, perché una volta stappati, molti distillati e liquori – pur mantenendo stabilità – possono lentamente perdere parte delle loro caratteristiche organolettiche. Questo vale soprattutto per i prodotti con gradazioni inferiori, aromatizzati o a base di frutta. È quindi fondamentale che il personale di sala e di bar sia formato a utilizzare prima ciò che è stato aperto da più tempo e a evitare l’apertura di nuove bottiglie quando ci sono ancora prodotti utilizzabili. Occhio ai consumi Se conosci bene i ritmi di rotazione delle diverse categorie (rum, gin, whisky, liquori dolci), puoi pianificare approvvigionamenti coerenti con il reale consumo, evitando overstock di referenze lente e garantendo invece la disponibilità continua di quelle più richieste. In questo modo ottimizzi lo spazio, riduci i costi di giacenza e migliori il cash flow, un aspetto troppo spesso trascurato nella gestione quotidiana del bar. Non ci hai mai pensato? Bottiglie correttamente gestite significano prodotti sempre al massimo delle loro potenzialità aromatiche, cocktail più coerenti nel gusto e nella qualità, e un’immagine di professionalità che il cliente percepisce anche se non la vede. Un bar che lavora con ordine e metodo dietro le quinte trasmette attenzione e cura in ogni dettaglio dell’esperienza. Dopo aver verificato il tuo magazzino, richiedi un appuntamento al tuo consulente per organizzare in modo corretto gli acquisti, clicca qui. Commenti commenti
18 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: note delicate di frutta tropicale intrecciata con zucchero di canna e banana matura. Gusto: al palato mostra sottili spezie e note floreali con un finale di canna da zucchero e vaniglia. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: dolce con intense note di frutta secca, uva, ciliegia e prugna. Forte presenza di note di vaniglia, legno, noce e caffè della moka. Gusto: al palato lascia spiccate note di uva, prugne, noce, con un tocco di cioccolato e caffè, per un finale setoso. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: al naso primeggiano note zuccherine della canna che sviluppano un corpo morbido e dolce. Si conclude con un accenno di agrumi. Gusto: al palato ha un sapore molto caratteristico, gradevolmente dolce, con note apprezzabili in un finale morbido. Commenti commenti