2 Maggio 2025 | Leave a comment Nella mixology, come ben sai, ogni dettaglio conta: -la qualità degli ingredienti (che trovi sull’ecommerce www.ristopiulombardia.it), -la precisione nelle dosi, -la tecnica nella preparazione. Ma c’è un aspetto tanto silenzioso quanto fondamentale che spesso distingue un cocktail ben fatto da uno straordinario: la temperatura del bicchiere. Ghiacciare il bicchiere, cioè raffreddarlo prima del servizio, non è una finezza per pochi puristi: è una regola tecnica che influenza la stabilità, la percezione aromatica e la persistenza del drink. Molti dei cocktail più famosi del mondo prevedono esplicitamente che il bicchiere sia freddo o addirittura ghiacciato, per garantire che il drink arrivi al cliente alla temperatura ottimale, senza essere diluito oltre misura dal ghiaccio presente nello shaker o nel mixing glass. Sei pronto a servire James Bond e tutti gli altri clienti che apprezzano i cocktail preparati alla perfezione? Quali richiedono effettivamente il bicchiere ghiacciato? Martini Cocktail Il drink viene preparato mescolando gin (o vodka) e vermouth dry in un mixing glass con ghiaccio, e poi versato senza ghiaccio in una coppa Martini. Se la coppa non è ben fredda, il rischio è che in pochi minuti si alzi la temperatura e si comprometta completamente l’equilibrio del drink, tanto più che il Martini si serve senza ghiaccio nel bicchiere. Raffredda la coppa con ghiaccio e acqua prima della preparazione, svuotala e asciugala subito prima di versare. Manhattan Anche il Manhattan, classico a base di whiskey, vermouth rosso e bitter, si serve in coppa e senza ghiaccio nel bicchiere. Viene mescolato con ghiaccio e filtrato, quindi qualsiasi calore residuo del bicchiere ne altererebbe intensità e pulizia aromatica. Nel servizio da bar di fascia alta, la coppa ghiacciata per il Manhattan è un segno inequivocabile di rispetto per il cliente e per il drink stesso. Negroni (e Negroni Sbagliato) Pur essendo un drink on the rocks, il Negroni beneficia di un bicchiere old fashioned molto freddo, che possa mantenere la temperatura del drink durante i primi minuti e ridurre la velocità di scioglimento del ghiaccio. Non è obbligatorio “ghiacciarlo” in senso stretto, ma tenerlo in frigo o raffreddarlo con ghiaccio prima del servizio è fortemente consigliato, soprattutto nei locali ad alto flusso. Il Negroni Sbagliato, servito con spumante al posto del gin, ancora più sensibile alla temperatura, merita particolare attenzione. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: al naso primeggiano note zuccherine della canna che sviluppano un corpo morbido e dolce. Si conclude con un accenno di agrumi. Gusto: al palato ha un sapore molto caratteristico, gradevolmente dolce, con note apprezzabili in un finale morbido. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: dolce con intense note di frutta secca, uva, ciliegia e prugna. Forte presenza di note di vaniglia, legno, noce e caffè della moka. Gusto: al palato lascia spiccate note di uva, prugne, noce, con un tocco di cioccolato e caffè, per un finale setoso. Commenti commenti
18 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: note delicate di frutta tropicale intrecciata con zucchero di canna e banana matura. Gusto: al palato mostra sottili spezie e note floreali con un finale di canna da zucchero e vaniglia. Commenti commenti